La sicurezza sul lavoro e la tutela ambientale sono temi ad oggi fondamentali: in azienda sempre più spesso è necessario stoccare sostanze di natura pericolosa, è quindi indispensabile conoscere le normative per gestirle nel modo corretto.
Le "sostanze pericolose" sono in genere sostanze chimiche o metalli che, per le loro proprietà fisiche, presentano pericoli immediati per gli operatori e/o per l’ambiente.
Il primo passo per stoccare in sicurezza sostanze pericolose è quello di racchiuderle in contenitori idonei, come fusti in plastica, fusti in metallo, cisterne in plastica, cisterne IBC e cisternette o serbatoi per prodotti chimici e alimentari in polietilene. I contenitori devono essere accuratamente etichettati per esplicitare tutte le indicazioni obbligatorie per legge. Inoltre, ogni sostanza presente in azienda deve essere corredata dalla relativa scheda di sicurezza sempre accessibile.
Se il primo passo è quello di stoccare le sostanze pericolose in contenitori idonei, il secondo è posizionare questi contenitori su apposite vasche di contenimento. Le vasche di contenimento liquidi in polietilene o in acciaio sono strumenti utilizzati proprio per la messa in sicurezza di sostanze pericolose nelle imprese, come quelle del settore delle concerie, verniciature, lavanderie industriali o nell’industria chimica in generale. Questi vengono posti al di sotto di fusti o cisternette per impedire che, in caso di perdite involontarie, il liquido contenuto cada direttamente al suolo mettendo a rischio la sicurezza dei lavoratori ed inquinando l’ambiente. Considerato l'alto livello di affidabilità che devono garantire, la scelta delle vasche deve avvenire con la massima attenzione, nel rispetto di quanto previsto dalle normative di igiene e sicurezza ambientale.
Le normative di riferimento.
Diverse normative in tema ambientale e di gestione dei rifiuti, tra cui il D.Lgs. N.22/1997 ed il D.Lgs. N.152/2006, stabiliscono in Italia la necessità di utilizzare un bacino di contenimento in fase di stoccaggio di sostanze pericolose. Il quadro normativo italiano si compone di ulteriori regole con l'obiettivo comune di garantire la qualità e l'efficienza delle vasche e, di conseguenza, la sicurezza ambientale ed aziendale. Nella scelta di un bacino di contenimento, è fondamentale considerare le seguenti norme.
Il D.Lgs. 19/05/1999 n.152 (tutela delle acque) modificato poi dal successivo D.Lgs. 2000 n.258, prevede che la vasca debba contenere almeno 1/3 del volume totale dei contenitori stoccati, a meno che uno di loro non abbia volume maggiore. In quest'ultimo caso, il volume della vasca dovrà essere equivalente a quello del contenitore più grande. Inoltre, nel caso si stocchino oli esausti, la vasca deve contenere il volume equivalente al totale di quello dei contenitori stoccati (Decreto legislativo 27 Gennaio 1992 n.95).Queste indicazioni sono valide esclusivamente nel territorio italiano, se si utilizza la vasca in altri paesi, è fondamentale seguire le normative nazionali: ad esempio, in Francia l’Ordinanza del 2 febbraio 1998 (relativa ai prelievi e consumi idrici nonché alle emissioni di ogni genere da impianti classificati per la tutela dell'ambiente soggetti ad autorizzazione) prevede che le vasche contengano almeno il 50% del totale, mentre in Germania il contenimento deve essere pari almeno al 10% (Direttiva StawaR - Juli 2005).
Nel caso si scelga un bacino di contenimento in acciaio, è importante che questo sia stato sottoposto a controlli non distruttivi per garantire la tenuta stagna in caso di sversamenti, in conformità a quanto previsto dalla norma UNI EN ISO 3834-3:2006. Inoltre, è possibile scegliere vasche dotate di certificazione StawaR: una norma tedesca particolarmente rigida che prevede che le vasche vengano prodotte con spessore lamiera non inferiore a 3 mm, test effettuati su ogni prodotto e tracciabilità del lotto di produzione di ogni vasca.
Vasca di contenimento: come sceglierla.
Una volta chiarito il quadro normativo, la scelta della vasca piĂą adatta alle tue esigenze dipende principalmente da due fattori: (1) dove si desidera posizionarla e (2) il tipo di liquido o olio con cui entrerĂ in contatto.
Se si intende posizionare fusti o cisternette in interno o sotto una tettoia, ci si può affidare ad una semplice vasca di contenimento oppure a scaffali metallici per lo stoccaggio di fusti, cisterne e contenitori. Se, invece, si devono posizionare in esterno, è necessario utilizzare container, armadi e depositi di stoccaggio da esterno in acciaio e polietilene. Infatti, in assenza di una copertura le vasche rischierebbero di riempirsi di acqua piovana venendo meno al loro compito di contenimento.
La tipologia di liquido con cui il bacino di contenimento entra in contatto è determinante per la scelta del materiale della vasca stessa. In questo contesto, una scelta sbagliata può provocare perdite inquinanti con conseguenti sanzioni pecuniarie verso l’azienda e messa a rischio della salute dei lavoratori. Per quanto riguarda il tipo sostanza da stoccare, sono quindi consigliati i seguenti abbinamenti:
- per lo stoccaggio di sostanze inquinanti e infiammabili, quali oli e vernici, sono preferibili vasche in acciaio, zincato o verniciato;
- per sostanze chimiche aggressive e corrosive, come acidi e basi, sono consigliate vasche in polietilene.
L'importanza di utilizzare i bacini di contenimento
Abbiamo visto come vasche e bacini di contenimento siano strumenti indispensabili per il corretto stoccaggio di sostanze pericolose, siano esse contenute in fusti, cisterne o piccoli contenitori. Per raggiungere un livello di sicurezza ancora maggiore, è possibile dotare i bacini di contenimento di pareti ed altri accessori come ruote e supporti. Per lavorare in sicurezza e stoccare nel modo corretto le sostanze pericolose è fondamentale conoscere le normative e scegliere prodotti a norma. Affidati ai nostri prodotti, sicuri e professionali, ed in caso di dubbi non esitare a contattarci!